XV EDIZIONE 2017/2018
PREMIO ARCHITETTURA CITTÀ DI ODERZO
XV EDIZIONE
Riservata a opere realizzate di recente nel territorio delle regioni del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
SEZIONE SPECIALE – ARCHITETTURA DEI LUOGHI DEL LAVORO AL TEMPO DEL 4.0
Riservata alle architetture dei luoghi di lavoro realizzate di recente su tutto il territorio nazionale.
SEZIONE SPECIALE – ARCHITETTI VENETI NEL MONDO
Sezione Speciale sostenuta e patrocinata dalla Federazione Ordini Architetti del Veneto riservata a opere realizzate di recente al di fuori della Regione del Veneto, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia.
La giuria
La Giuria internazionale della XV edizione è composta da Nicola Di Battista (presidente), Valentin Bearth, Paolo Bernabé, Claudio Feltrin, Patricia Viel.
Progetto Vincitore
SPAZI ESTERNI E SISTEMAZIONI A VERDE INTERVENTO DI RECUPERO DELL’ISOLA DI SACCA SESSOLA
CZ studio associati – Paolo Ceccon, Laura Zampieri architetti
Venezia
Su una porzione della Laguna di Venezia, classificata Rete Natura 2000 e Zona di Protezione Speciale per la tutela faunistica, CZstudio disegna la riqualificazione degli spazi aperti di Sacca Sessola, un’isola artificiale realizzata con il materiale di risulta degli scavi per l’ampliamento del porto commerciale di Santa Marta nel 1870, e sede di un ospedale per la cura delle malattie polmonari, ora dismesso, che ha operato fino al 1985.
Al fine di avviare un processo di rigenerazione e valorizzazione di questo luogo insulare abbandonato, nel 2015 è stata inaugurata, a firma di Matteo Thun & Partners e MTLC srl, una nuova attrezzatura ricettiva diffusa, il cui progetto del paesaggio è stato affidato a CZstudio Associati.
Gli interventi di riqualificazione paesaggistica, integrazione e ridisegno degli spazi aperti esistenti sono stati orientati alla ricongiunzione delle differenti parti dell’isola, disconnesse e rese inagibili dagli anni di abbandono, con la struttura degli edifici e padiglioni esistenti, all’adeguamento agli standard delle attività previste nel rispetto delle normative vigenti e allo stato dei luoghi, al mantenimento di una fruizione collettiva attraverso una Convenzione che regola l’accesso pubblico all’isola, ad una reinterpretazione del disegno delle aree incolte, in parte restituite alla dimensione agricola ed in parte consegnate ad una fase di evoluzione naturale attraverso un processo di rigenerazione della qualità dei suoli.