Il magazzino automatico di Fiorini International SpA

Nazzareno Petrini
Trecastelli (AN)
foto PDP Studio

IL MAGAZZINO AUTOMATICO DI FIORINI INTERNATIONAL SPA

Il nuovo magazzino automatico della Fiorini International Italia spa è stato progettato nel contesto di un articolato processo logistico che, in aderenza ai concetti della industry 4.0, prevede l’automazione di tutto il flusso produttivo  tramite l’utilizzo di navette automatiche laser guidate, etichettatura bar code e radiofrequenza. Il nuovo edificio, progettato in funzione dei flussi produttivi, è composto da due corpi, l’avancorpo, adibito alle operazioni di picking e di spedizione, ed il magazzino automatizzato dove avviene lo stoccaggio fisico di 18.000 bancali. All’interno del primo edificio sono installati impianti automatici che gestiscono l’uscita dei pallet, la loro identificazione ed l’indirizzamento verso i camion tramite otto bocche di carico presenti sul fronte sud, evidenziate dalla pensilina aggettante rossa. Il secondo edificio è composto da una struttura interamente metallica, con scaffali multipiano per lo stoccaggio dei  bancali con funzione anche strutturale per il sostegno della copertura in pannelli coibentati. La zona delle scaffalature è completamente interdetta alla presenza di personale, le operazioni di stoccaggio vengono effettuate da sei carrelli automatizzati detti trasloelevatori che, in modalità completamente autonoma, prelevano o depositano i bancali nella scaffalatura.

Il progetto ha considerato la sua relazione con il contesto ambientale, superando il concetto di mitigazione ambientale, per diventare un segno nel paesaggio agrario, simbolo del radicamento al territorio e della volontà di innovazione della ditta e delle persone che vi lavorano. In linea con questo pensiero è lo studio progettuale fatto per le facciate del magazzino, per le quali si è scelto un rivestimento con pannelli coibentati di colori e dimensioni diversi, che disegnano il fabbricato in partiture non regolari, spezzando visivamente le ampie superfici verticali dei quattro prospetti. Le diverse cromie dei grigi dei pannelli delle facciate, e le superficie in policarbonato bianco riflettono in maniera diversa i colori della luce del giorno e delle stagioni contribuendo al gioco compositivo studiato per il grande parallelepipedo industriale.