Spazi esterni e sistemazioni a verde intervento di recupero dell’Isola di Sacca Sessola

CZ studio associati – Paolo Ceccon, Laura Zampieri architetti
Venezia
foto Marco Zanta

ESTERNI E SISTEMAZIONI A VERDE INTERVENTO DI RECUPERO DELL’ISOLA DI SACCA SESSOLA

Su una porzione della Laguna di Venezia, classificata Rete Natura 2000 e Zona di Protezione Speciale per la tutela faunistica, CZstudio disegna la riqualificazione degli spazi aperti di Sacca Sessola, un’isola artificiale realizzata con il materiale di risulta degli scavi per l’ampliamento del porto commerciale di Santa Marta nel 1870, e sede di un ospedale per la cura delle malattie polmonari, ora dismesso, che ha operato fino al 1985.
Al fine di avviare un processo di rigenerazione e valorizzazione di questo luogo insulare abbandonato, nel 2015 è stata inaugurata, a firma di Matteo Thun & Partners e MTLC srl, una nuova attrezzatura ricettiva diffusa, il cui progetto del paesaggio è stato affidato a CZstudio Associati.
Gli interventi di riqualificazione paesaggistica, integrazione e ridisegno degli spazi aperti esistenti sono stati orientati alla ricongiunzione delle differenti parti dell’isola, disconnesse e rese inagibili dagli anni di abbandono, con la struttura degli edifici e padiglioni esistenti, all’adeguamento agli standard delle attività previste nel rispetto delle normative vigenti e allo stato dei luoghi, al mantenimento di una fruizione collettiva attraverso una Convenzione che regola l’accesso pubblico all’isola, ad una reinterpretazione del disegno delle aree incolte, in parte restituite alla dimensione agricola ed in parte consegnate ad una fase di evoluzione naturale attraverso un processo di rigenerazione della qualità dei suoli.

L’accesso pubblico all’isola dall’acqua è assicurato dalla riapertura di un canale storico e da una nuova darsena attrezzata con pontili e rampe galleggianti. Da questa si accede alla nuova piazza in pietra bianca artificiale (sotto la quale è stata costruita una vasca per la raccolta e il riutilizzo delle acque meteoriche) che ridefinisce le relazioni tra l’edificio ex dopolavoro (ristorante, legato alla produzione agricola a Km0) e l’edificio della ex chiesa (spazi espositivi) e dalla quale è possibile raggiungere tutte le strutture dell’albergo, le camere, la spa, la nuova piscina scoperta con il grande solarium e le aree gioco per i bambini.
È stato inoltre realizzato un nuovo parco per la produzione agricola, integrato con il parco formale esistente. Lo schema dell’orto-giardino è organizzato secondo una rotazione annuale delle colture in campo aperto (per la rigenerazione naturale dei terreni ed il controllo fito-patologico) supportate dalla semina invernale nella serra esistente, ed impianti fissi di coltivazione a frutteto. In questo “parco mobile”, l’orto-giardino è alternato a prati erbosi ed a campi destinati alla rigenerazione dei suoli, seminati a prevalenza di piante leguminose, capaci di rilasciare sostanze nutrienti azotofissatrici e miglioratrici della qualità del terreno