Compendio del Castellaro

Arch. Ilona Marzynska
Arch. Maurizio Trevisan
San Zenone degli Ezzelini (Tv)
foto Marco Zanta

Compendio del Castellaro

Narrazione del progetto

Il sito del Castellaro è da sempre meta di interesse turistico perché legato alla strage degli Ezzelini avvenuta qui nel 1260, e alla successiva distruzione del Castello. Rimasto in uno stato di abbandono dai primi del ‘900, il compendio comprende edifici e manufatti isolati, tutti di rilievo storico monumentale collocati all’interno di un’area di alto valore paesaggistico. In dettaglio, il compendio comprende la c.d. “Torre degli Ezzelini”, l’antico cimitero, l’abside e la sacrestia dell’antica Chiesa plebaniale e la Cripta, che indagini della Soprintendenza datano prima del 1152. Obiettivo di varie Amministrazioni succedutesi nel Comune è stato quello di portare a compimento un programma di azioni orientate al restauro e alla rifunzionalizzazione dell’intero complesso, legato strettamente alla vicina Villa Marini Rubelli e al suo ruolo di promozione culturale. Nel 2007 l’Arch. Maurizio Trevisan progetta il restauro della Torre degli Ezzelini. Trattasi di un edificio del secolo XVI, eretto come torre campanaria della prima Chiesa parrocchiale su un basamento che appartiene a fortificazioni precedenti. I lavori di recupero, iniziati nel 2009, hanno compreso la pulizia delle murature, il consolidamento del basamento, il ripristino delle parti lapidee mancanti, la realizzazione di un impianto elettrico e elettronico completo dei sistemi anti-intrusione, la sostituzione delle strutture lignee e degli impalcati interni al fine di permettere la salita fino alla sommità tramite una scala interna. Anche l’area del camposanto è stata recuperata come parco pubblico col restauro di alcune tombe, tra cui il sepolcro del pittore Noè Bordignon (1841-1920). Tali interventi rappresentano la terza fase di un programma di recupero, finanziato dall’Amministrazione Comunale e da fondi regionali e europei, che aveva coinvolto in precedenza l’Antica Pieve e la Cripta medievale. All’interno di tali spazi, il 18 Maggio 2019 è stato inaugurato il Museo Multimediale del’Antica Pieve.
Il progetto di allestimento con apparecchiature multimediali, tra cui un visore che consente ai disabili motori di accedere virtualmente agli spazi a loro irraggiungibili come la torre e la cripta, è opera dell’Arch. Ilona Marzynska, così come il progetto di realizzazione della viabilità di accesso al Museo, funzionale alle disabilità motorie.

Utilizzo da parte della comunità

Il recupero e la riqualificazione del compendio storico del Castellaro si colloca all’interno di un Progetto più vasto che, congiuntamente alla riqualificazione di Villa Marini Rubelli come Centro Culturale Territoriale a servizio dell’Area Pedemontana e Asolana, mira a dar vita ad un articolato sistema di accoglienza e promozione storico, culturale, ambientale e turistico. In particolare, la Torre è visitabile grazie a una scala interna che consente ai visitatori di raggiungere il piano superiore delle bifore, dal quale si gode una straordinaria vista panoramica sul territorio circostante. La scala interna offre un percorso espositivo attraverso pannelli illustrativi che ricostruiscono la storia degli Ezzelini e dei manufatti di età medievale, per lo più a scopo difensivo, dislocati sul territorio della Pedemontana del Grappa e dell’asolano. La Torre rappresenta così un centro di informazione e orientamento sul territorio per i turisti, di ambito sovra comunale. Il Museo Multimediale dell’Antica Pieve viene istituito al fine di narrare la storia del territorio, dalla Preistoria al governo della Serenissima, sia attraverso nuove tecnologie multimediali (touch screen, simulazioni in 3D) sia attraverso pannelli illustrativi, visite guidate e laboratori didattici. In particolare, il Museo si struttura come segue: – una prima sala per l’accoglienza e la biglietteria allestita con pannelli descrittivi sulla storia del territorio, un visore di realtà virtuale e un touch screen che riporta i punti di interesse del territorio (mulini, chiese, oratori, ville); – una seconda sala con pannelli dedicati alla figura del cavaliere e del masnadiere e all’arte della guerra, allestita inoltre per i laboratori didattici; – una terza sala con pannelli illustrativi della storia degli Ezzelini, in particolare delle figure di Ezzelino III, Alberico e Cunizza; – la cripta medievale, all’interno della quale vengono proiettati gli ologrammi di Ezzelino III da Romano, Alberico e Cunizza a cui è affidata la narrazione della loro storia; – un’ultima sala dedicata alle leggende del territorio illustrate attraverso pannelli e video.
Lo spazio esterno del compendio è utilizzabile per eventi culturali di vario genere, ad esempio rievocazioni storiche, esibizioni di tiro con l’arco, rappresentazioni teatrali.