Villa Marini Rubelli

Arch. Maurizio Trevisan
San Zenone degli Ezzelini (Tv)
foto Marco Zanta

Villa Marini Rubelli

Narrazione del progetto

L’origine di Villa Marini Rubelli va collocata alla fine del 1400. Dalla fine del 1600 la Villa risulta essere la residenza di campagna del nobile veneziano Teodoro Senachi e della moglie Quieta Marini. A metà del 1800 la proprietà passa a Francesco Rubelli e, dopo il primo conflitto mondiale, la figlia Teresa lascia il complesso in eredità alle Suore di Santa Dorotea. La Villa viene così destinata a loro abitazione mentre la barchessa a scuola materna fino al 1972. In seguito il complesso diventerà la sede delle prime manifatture del paese (Rubell’s, Silmec). Dalla fine degli anni ’70 gli edifici attraversano un periodo di decadenza finché, nel 1988, vengono acquistati dal Comune di San Zenone degli Ezzelini.

Negli anni ’90 il corpo padronale è oggetto di un primo intervento di restauro strutturale e, in seguito, anche la barchessa è sottoposta a lavori di risanamento. Nel 2007 inizia a definirsi un progetto di completamento del restauro della Villa con l’obiettivo di trasformarla in un Centro Culturale Territoriale a servizio dell’Area Pedemontana e Asolana. Tale Progetto, denominato “San Zenone paesaggio culturale”, intende dar vita a un sistema di accoglienza e promozione del territorio nei suoi aspetti culturali, storici e paesaggistici. A tale scopo i lavori, iniziati nel 2009 e affidati all’Arch. Maurizio Trevisan, oltre a riguardare la riqualificazione di Villa Marini Rubelli, comprendono il restauro conservativo della Torre c.d. degli Ezzelini, posta a breve distanza dalla Villa. In quest’ottica si colloca anche il progetto dell’Arch. Patrizia Valle, non ancora realizzato, di sistemazione degli spazi pubblici di collegamento tra la Villa ed il complesso storico del Castellaro, dove si trova tale Torre. Tutti i lavori sono stati condotti sotto la tutela della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali e hanno riguardato l’apertura dell’ingresso sulla facciata principale, la demolizione e sostituzione della precedente scala in cemento armato e l’inserimento di un ascensore, l’inserimento di servizi igienici e la sistemazione del brolo originario, il restauro degli affreschi e della loggia. Attualmente il complesso di Villa Marini Rubelli è costituito da una corte murata con a nord la casa dominicale, a oriente una barchessa e all’angolo sud-est una cappella gentilizia e un antico brolo.

Utilizzo da parte della comunità

La tipologia di Villa Marini Rubelli è quella tipicamente veneta con salone passante centrale dal quale si accede alle stanze poste sulle ali laterali. In seguito agli interventi progettati dall’Arch. Trevisan, che hanno mantenuto l’impianto originario, la Villa è diventata un prezioso contenitore di diffusione della cultura. In particolare, l’androne centrale del piano terra e le sale laterali ora possono essere utilizzate come sede di esposizioni temporanee, per lo più di opere d’arte. In particolare, nel 2011, la villa ha accolto una mostra di opere di diversi rinomati artisti che hanno vissuto a San Zenone degli Ezzelini, tra cui Teodoro Wolf Ferrari (1878-1945) e Noè Bordignon (1841-1920). A cadenza biennale accoglie inoltre una mostra di opere di artisti della Pedemontana, denominata “Arte in Villa”. Al piano terra invece si trovano le sale tematiche di informazione locale, che illustrano dal punto di vista dell’architettura, della natura, delle attività produttive e dei prodotti tipici, il territorio pedemontano. In occasione dell’apertura delle varie mostre, è disponibile un servizio di bar e bookshop. Anche il cortile esterno si offre per eventi culturali di vario genere ad esempio ha ospitato rievocazioni storiche e diverse edizioni della manifestazione “Cuor di cioccolato”.

La barchessa invece è impiegata come sede del Consiglio Comunale ma viene anche utilizzata per cerimonie, matrimoni, conferenze, concerti, mostre e altre attività culturali. Negli spazi della barchessa inoltre sono esposti in modo permanente alcuni modelli in gesso dello scultore sanzenonese Francesco Rebesco (1897-1985), tanto che il giorno 11 Maggio 2019 è stata inaugurata la “Gipsoteca Francesco Rebesco”. La gestione del complesso è attualmente affidata alla Associazione Pro Loco locale che ha la sua sede in una stanza della barchessa. Tutto il complesso (Villa, barchessa, spazi interni e esterni alla recinzione murata) sono fruibili anche da parte dei disabili motori grazie alla creazione di una viabilità ad hoc e all’inserimento di un ascensore all’interno della Villa per raggiungere i piani superiori.