XVIII EDIZIONE 2021/2022
PREMIO ARCHITETTURA CITTÀ DI ODERZO
XVIII EDIZIONE
Riservata a opere realizzate di recente nel territorio delle regioni del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
MENZIONE SPECIALE PER L’ARCHITETTURA DEI LUOGHI DEL LAVORO INTITOLATA A TIZIANA PREVEDELLO STEFANEL
Riservata alle architetture dei luoghi di lavoro realizzate nel territorio delle regioni del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
MENZIONE SPECIALE ARCHITETTURE PER LA COMUNITÀ INTITOLATA A FRANCESCA SUSANNA
Riservata a opere di iniziativa pubblica realizzate nel territorio delle regioni del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
La giuria
La Giuria internazionale della XVIII edizione è composta da Paolo Baratta (presidente), Stefano Gri, Luigi Lucchetta, Simona Malvezzi, Martina Salvaneschi.
Progetto Vincitore
BUM Biblioteca Universitaria Mesiano
weber+winterle architetti
L’intervento si inserisce nel contesto dell’areale universitario della facoltà di Ingegneria di Mesiano, che occupa lo spazio di un ex sanatorio posto su una collina che domina la città di Trento. Alla struttura principale, che con le sue notevoli dimensioni caratterizza il parco in cui è inserita, per rispondere alle esigenze didattiche e di ricerca espresse nel tempo sono stati aggiunti alcuni edifici con diverse funzioni. L’obiettivo del progetto si concretizza attraverso la sostituzione di due strutture provvisorie e l’avvio di una strategia di ridefinizione del margine del parco verso la città. Il nuovo intervento permette di definire un diverso rapporto visuale con il contesto, costituito sia dal centro urbano posto nel fondovalle che dalle montagne sullo sfondo. Allo stesso tempo il progetto diventa elemento di riferimento per una riorganizzazione del sistema di accesso alla facoltà, evidenziando ulteriormente il ruolo dell’asse centrale come elemento strutturante del parco.
L’edificio della biblioteca è organizzato su due livelli destinati alle sale lettura ed ai relativi spazi per i libri in consultazione. Il primo piano, posto alla quota della strada d’ingresso, è completamente fuori terra mentre il piano inferiore è seminterrato e visibile solo a valle della collina. Completa l’intervento un piano interrato con funzione di deposito. L’ingresso principale è posto sull’asse di accesso centrale ed è definito da un vuoto che permette l’affaccio verso la valle e la città. L’accesso avviene quindi dal piano superiore, con la possibilità di raggiungere il piano inferiore attraverso i diversi sistemi di collegamento verticale. Il volume è caratterizzato da un andamento irregolare che segue la morfologia naturale del terreno e che permette di creare una successione di spazi interni compressi e dilatati. I prospetti longitudinali sono caratterizzati da grandi aperture che favoriscono un rapporto diretto tra spazi interni e paesaggio esterno. Il prospetto nord, posto sull’asse di accesso della facoltà, è dotato di una grande apertura aggettante che pone in evidenza, a chi arriva, le attività svolte nella struttura. In contrapposizione a tale visuale, l’apertura posta in angolo sul prospetto sud, conclude il percorso interno con la vista verso la sede principale della facoltà.