Parco didattico del Livelet

Fabio Nassuato
Paolo Piccin
Ilaria Golla
Federica Dan
Enrico Conti
Revine Lago (TV)

PARCO DIDATTICO DEL LIVELET

È di grande rilevanza, nel comune di Revine Lago, in cui coesistono il parco naturalistico e quello archeologico e didattico del Livelet, che accoglie ogni anno numerose scolaresche che accorrono per visitare la ricostruzione di 3 palafitte, sulla scorta di quelle trovate a poca distanza con importanti reperti fossili che compongono un habitat preistorico.
La struttura vede la cooperazione di una pluralità di enti locali che agiscono in sinergia: la Regione gestisce l’ente parco, alla Provincia si deve la realizzazione del parco archeologico didattico gestito dal Consorzio delle Pro loco ed infine un ruolo importante è assunto dal Comune che è proprietario dell’area; un confronto tra questi enti ha fatto emergere una duplice necessità: da un lato quella di pensare ad un ingresso, una sorta di porta al parco, dall’altro quella di realizzare una struttura ricettiva e informativa per i visitatori che fungesse anche da elemento di raccordo tra le varie funzioni e attività che il parco assolve.

L’edificio oltre a essere riferimento per il parco diviene anche punto informativo e di promozione del territorio dell’Alta Marca Trevigiana, in quanto l’intervento stesso si inserisce in un più ampio progetto a livello regionale che riunisce altri 6 siti nei comuni limitrofi.
Un’ulteriore spinta alla realizzazione dell’opera è stata data dall’erogazione di finanziamenti promossi dall’Unione Europea a favore della valorizzazione del territorio attraverso la creazione di una rete informativa unificatrice. Il progetto è stato realizzato con un budget molto limitato, attingendo ad una serie di contributi pubblici che ciascun ente committente ha provveduto a raccogliere.
La valenza ambientale estremamente vulnerabile e delicata, del paesaggio lacustre accolto in quello collinare, ha reso indispensabile sviluppare una struttura dalle forme e dai connotati materici coerenti e compatibili con il territorio in cui è inserita; allo stesso tempo però si è portata avanti la precisa volontà di dare identità al concetto di una porta di ingresso ideale al parco didattico, elemento di raccordo tra l’area di studio e il contesto, una sorta di segno limite che sancisce il passaggio dal tessuto urbano a quello naturalistico ambientale.