Nuova aula liturgica

Sandro Pittini
Cividale del Friuli (UD)

NUOVA AULA LITURGICA

Luoghi
La nuova aula liturgica dedicata a san Lorenzo martire risponde a una forte esigenza di dotare il complesso parrocchiale preesistente di uno spazio più ampio per la celebrazione liturgica, di un’aula per la catechesi e di un ufficio parrocchiale. L’intervento si confronta con una realtà già fortemente caratterizzata costituita dalla piccola ma pregevole chiesa di Santo Stefano, dalla casa Canonica e da un aggregato di abitazioni che assieme disegnano il nucleo originario dell’antica frazione di Rualis posta a poca distanza dal centro di Cividale del Friuli. A questi fondamentali e semplici elementi si è aggiunto, in anni recenti, un cospicuo numero di edifici di edilizia pubblica residenziale che ne hanno ridisegnato il ruolo e la misura.  Nell’insieme il nuovo intervento si è posto in modo da evitare di imporre la propria presenza che avrebbe snaturato ulteriormente il carattere del luogo, cercando possibili relazioni tra le recenti e le antiche parti.

Soglie
La nuova aula liturgica si colloca in modo da costituire l’elemento finale di un percorso, di una sequenza di soglie successive che dall’area esterna conducono e accompagnano il fedele fin dentro lo spazio mistico interno. Dal sagrato esterno esistente si passa allo spazio intercluso di un nuovo sagrato posto al centro di tutto il complesso attorno al quale si attestano le varie funzioni. Tra le due aule liturgiche, quella nuova e quella esistente, si apre un deambulatorio vetrato che le connette attraverso lo spazio comune della vecchia sacrestia.

Contrasti
Nella scelta dei materiali si è ricercata una tensione tra il carattere dello spazio esterno e quello interno in una dialettica composizione di contrasti. L’interno è luminoso, morbido, completamente foderato alle pareti da travicelli di legno e pavimentato in listelli di cotto. L’esterno è una dura corteccia di pietra e cemento coperto da lastre in zinco e titanio. Talvolta l’interno si intravede dall’esterno in una sorta di proficua contaminazione dei singoli materiali nella diversità della loro resistenza al tempo.