Arch. Patrizio Collatuzzo
Arch. Roberto Pescarollo
Valdobbiadene (Tv)
foto Marco Zanta
Villa dei Cedri Adiacenza sud – Ex opificio
Narrazione del progetto
Il recupero ha riguardato la riorganizzazione funzionale, il miglioramento strutturale e tecnologico al fine di realizzare uno spazio pubblico da adibire a mostre ed infopoint turistico. L’opera è un primo stralcio funzionale di un più complessivo intervento, che riguarda anche altre parti del manufatto, all’interno di un “masterplan” per la valorizzazione innovativa di Villa dei Cedri.
Il sistema strutturale di miglioramento sismico è stato realizzato introducendo dei telai reticolari in acciaio e irrigidimento mediante cerchiature in acciaio che dialogano con la struttura lignea esistente. Tutto lo spazio interno è stato trattato in modo monocromatico al fine di renderlo adeguato alla funzione espositiva e dare un carattere neutro nel quale solo le forme dialogheranno con la luce naturale e artificiale. Sono state restaurate le superfici esterne dell’edificio, attraverso la pulitura delle parti lapidee esistenti, il recupero degli intonaci, la ricostruzione selettiva dall’antica trama pittorica a fasce delle facciate e l’utilizzo di serramenti, scuri e rivestimenti in legno di larice. Negli spazi esterni gli interventi valorizzano il “sistema delle acque della Cordana”, costituito da scannafossi e canalette a ridosso dell’ex opificio, attraverso pulizia e consolidamento, il restauro dei muri in pietra di contenimento, la realizzazione di un “by pass idraulico” per la regolamentazione delle acque. Per la fruizione e messa in sicurezza delle aree esterne all’edificio, sono stati eseguiti dei percorsi, collegati allo storico parco di Villa dei Cedri, ricostruendo la balaustra in ghisa, per un affaccio sulle acque della Cordana dove originariamente erano localizzate le due ruote idrauliche per la produzione dell’energia della filanda.
Utilizzo da parte della comunità
L’intervento di restauro dell’ala ovest dell’ex opificio ha visto la restituzione alla collettività dell’immobile storico dove ha sede il museo multimediale del paesaggio e il punto di accoglienza Infopoint.
L’intervento ha interessato anche il recupero della parte storica relativa al torrente Cordana che lambisce l’ex opificio. Si prevede che gli spazi restaurati nell’ex Opificio vengano utilizzati quale Infopoint turistico del territorio, collegato all’offerta culturale di un museo multimediale fondato sui temi dell’acqua e del paesaggio, della manifattura serica e del territorio, al fine di approfondire le radici culturali di questa terra, fare esperienza della storia e della natura profonda del nostro ambiente, della sua cultura e della sua civiltà. Dal 18 Maggio 2019, è attivo un “info point territoriale”, cofinanziato dal GAL Alta Marca, a valere sul 2014-2020 Regione Veneto. In occasione della pre-inaugurazione avvenuta a dicembre 2018 è stata allestita la mostra itinerante “I Campanili e le nostre identità” e realizzato il convegno “Un futuro da costruire Villa dei Cedri – al centro di una riflessione comune”, iniziativa volta a valorizzare Villa dei Cedri e avvicinare il pubblico alla sua ri-scoperta.
Dal 2 Giugno 2019, nell’ area espositiva temporanea dell’ ex opificio, ora Fabbrica della cultura e dell’ arte, è allestita la mostra “Parlano queste pietre” che affronta il tema dell’Archeologia rurale e storia contadina. Inoltre con i recenti lavori all’ ex-opificio sono stati realizzati dei percorsi pedonali, collegati allo storico parco di Villa dei Cedri, che permettono un affaccio sulle acque della Cordana, dove originariamente erano localizzate le due ruote idrauliche della filanda. I nuovi itinerari vengono utilizzati da cittadini e turisti in molteplici manifestazioni pubbliche, fra queste iniziative vi è in programma la Danza Verticale, iniziativa oggetto di richiesta di contributi regionali in fase di valutazione.