CASA PÖLT

In un piccolo paese di montagna una casa centenaria del centro assorbe ed accumula la vita della propria comunità che spende i giorni nelle vie adiacenti, nei negozi sulla strada di fronte, nelle processioni pasquali, nei riti contadini per la buona stagione. Diventa una presenza sicura, un pezzo marcato del paesaggio quotidiano, una tranquilla certezza.
Casa Pölt non può essere demolita. È un’entità in paese, un punto d’orientamento comune nei pensieri degli abitanti, un pezzo di tessuto urbano caratterizzato dalla sua normalità.
Il restauro parte dalla conservazione dell’immagine della casa: le murature perimetrali di pietre intonacate con la tipica malta grezza e scabrosa sono pulite e ricucite in stile nei punti in cui il tempo è stato meno generoso, non alla ricerca di un antico splendore ma con la coscienza di donare altri anni di vita ad un manufatto che poggia la sua dignità nella continuità urbana.

La casa diventa un unico volume, ripulito da superfetazioni incoerenti e polveri depositate dalle stagioni passate: il risultato inaspettato è l’immagine di un’architettura contemporanea, quasi astratta nelle sue linee nette e pulite.
I tre ingressi sono elementi semplici e puri, lasciati al loro stato primitivo di metallo grezzo giustapposto alla facciata: invecchieranno assieme, cambieranno ancora colore, si mescoleranno. Le finestre rimangono al loro posto: divise in sei quadri, immagini classiche di una tradizione corroborata, pulite da polveri e vernici esauste, ritrovano il loro colore arancione.
Gli spazi interni sono racchiusi in un nuovo involucro di legno, un volume nel volume. Il dialogo fra i due corpi trova sintesi nell’unità della casa: in tre lati le pareti in legno si addossano a quelle in pietra a formare un unico possente setto. A nord, la parete più ricca verso il centro del borgo, il setto in legno si smaterializza in una vetrata continua che prende una leggera distanza dalle pietre preesistenti; come un lungo quadro incorniciato da serramenti antracite, il prospetto interno della vecchia parete, scialbato in varie tonalità che ricordano i diversi colori dati alle stanze nelle vite precedenti, rilascia nella galleria e nelle stanze storie passate da mescolare alle storie presenti.