Percorso tematico Knottnkino3 cinema natura

Messner Architects
Rotstein Knott, Beimstein Knott & Timpfler Knott – Verano
foto Oliver Jaist

Percorso tematico Knottnkino3 cinema natura

I tre “Knottn” – insenature di roccia lisca di porfido rosso – emergono improvvisamente dal paesaggio di Verano e conferiscono all’area il suo carattere distintivo. Il sentiero circolare Knottnkino3 collega queste tre formazioni rocciose con nuove aree di sosta. Al Rotstein-Knott nelle vicinanze del “Knottnkino”, progettato e realizzato dall’artista Franz Messner nel anno 2000 incisioni circolari sul terreno creano una superficie piana ricavata nel porfido dotata di panca e schienale. I segmenti circolari si immergono nel paesaggio e si dissolvono nuovamente. Sulla superficie rimangono solo le tracce sotto forma di linee.
Una rete di linee è il punto di partenza per la rosa dei venti della designer Antoinette Bader. Un disegno rupestre inciso sulla superficie piana di porfido espande lo spazio meditativo e interfaccia contesto e intervento. L’incisione è simbolo della complessa interconnessione e del posizionamento del mondo e innesca un dialogo tra natura e intervento, tra passato e futuro.
Il Beimstein-Knott, direttamente sopra a Verano, colpisce per la sua ampiezza e per la sua magnifica vista. L’installazione “Attimo” realizzata secondo gli schizzi dell’artista Franz Messner, consiste nella disposizione di cinque sedute del tipo seggiovia storica lungo un percorso immaginario e audace direttamente sullo sperone roccioso. Con una vista spettacolare sul paese, l’installazione prosegue con la funivia di Verano e collega il paese lungo una “Direttissima” con il Beimstein-Knott.
Il più basso dei tre Knottn – il Timpfler-Knott – ha un’atmosfera calma, quasi mistica. Incisioni circolari nella roccia trasformano il terreno e creano un luogo di riposo. Nonostante la sua incompletezza, il cerchio, simbolo di eternità, può essere percepito. Da lontano, il gioco tra luci e ombre rende visibile, come sottili linee di riferimento, i disegni intagliati nella roccia. Una scultura di un lupo che sembra accidentalmente passare sullo sperone roccioso dell’artista Michael Fliri prende parte a questo luogo. è un’immagine in due sensi tra scultura e gioco di ombre. La simbiosi di due mani umane, quelle dell’artista, si trasforma nella silhouette di un lupo attraverso la proiezione dell’ombra. Le mani sono bloccate in un guanto, un costume, che rendono possibile solo questa posizione. I confini tra persona e animale svaniscono, vengono inscenate immagini teatrali, mistiche, arcaiche.