bergmeisterwolf
Novacella Varna – Italia
foto Gustav Willeit
Emergere hotel Pacherhof nuova cantina
Il progetto è sito nella valle isarco in prossimità dell’abbazia di Novacella costruita nel xii° secolo. Qui i monaci erano soliti produrre il vino con il raccolto dei campi vicini. Successivamente molte aziende agricole hanno iniziato la propria attività vinicola. Pacherhof non solo fu la prima ma alcuni documenti dimostrano la loro cantina era in funzione prima della costruzione del monastero. Questo è il motivo per cui pacherhof è oggi classificato come bene di alto pregio architettonico e culturale.
L’ampliamento si sviluppa principalmente sottoterra, è qui che si trova il punto di connessione tra il progetto di restauro e la nuova costruzione: dalla storica cantina, attraverso una scala e un tunnel, si raggiunge la nuova cantina di forma trapezoidale al di sotto del terreno esistente.
Questa operazione di scavo, l’incontro di antico e contemporaneo viene svelato all’esterno solamente da una torre piramidale posta nell’angolo più alto del lotto, rivestita in pannelli di bronzo che diventa parte del paesaggio contrastando le vette delle montagne tramite un volume geometrico solido, puro, monolitico. La torre ospita gli spazi per la raccolta e lavorazione dei grappoli d’uva che vengono fatti cadere al piano interrato attraverso un’apertura nel solaio mentre al piano superiore si trova il laboratorio della cantina. Da qui il viticoltore può godere di una vista che abbraccia i vigneti, l’antica fattoria e il paesaggio circostante.
L’ingresso alla cantina è segnalato da un muro in cemento che ha due funzioni: da un lato serve a direzionare il visitatore verso il parcheggio, dall’altro accompagna la rampa che porta alla nuova cantina. Se all’esterno il progetto appare quasi invisibile, esclusi pochi segni nel paesaggio è all’interno che si può leggere lo sviluppo in dettaglio. La scelta dei materiali rafforza il contrasto tra la vecchia e la nuova cantina: da una parte l’intonaco grezzo e il metallo per l’estensione dall’altra l’intonaco liscio e il legno per la vecchia cantina. Elementi quali, le botti di rovere e i serbatoi di acciaio, le antiche volte, le nuove forme dell’ampliamento, i rivestimenti e le scale che si sovrappongono all’esistente creano una sorta di livello aggiunto che racconta del tempo che passa. L’intonaco ingrigito della cantina esistente e quello grezzo della nuova stabiliscono delle relazioni capaci di evidenziare il valore storico, culturale e sensoriale dell’intervento.